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DECOLONIZZAZIONE
Il vasto processo che, dopo la Seconda guerra mondiale
fino alla metà degli anni settanta, portò all'indipendenza
di numerose nazioni asiatiche e africane e alla fine degli imperi coloniali
europei. Le cause principali dell'avvio di questo fenomeno furono il ridimensionamento
delle potenze europee di fronte ai due nuovi giganti contrapposti (Usa e
Urss) e la crescita, nelle nazioni sottomesse, di un'élite locale
indipendentista già dagli anni venti e trenta. Fu l'Asia, maggiormente
coinvolta nelle vicende belliche per il ruolo del Giappone, a dare il via
al processo di decolonizzazione, con la conquista dell'indipendenza da parte
dell'India e del Pakistan (1947), la vittoria della rivoluzione comunista
in Cina e il riconoscimento dell'indipendenza dell'Indonesia (1949). Alla
fine degli anni quaranta iniziò anche un profondo rimescolamento
di carte nell'area mediorientale (1946, indipendenza di Siria e Libano;
1948, nascita di Israele e Prima guerra arabo-israeliana). Il processo investì
anche i paesi africani a partire dagli anni cinquanta, dapprima nell'Africa
settentrionale (1951, Libia; 1956, Tunisia, Marocco e Sudan) e in seguito
nell'Africa nera (1957, Ghana; dal 1960 le altre nazioni). I paesi europei
reagirono in maniera differente al crollo dei loro imperi coloniali: la
Gran Bretagna tentò di evitare la radicalizzazione e la repressione
militare (con l'eccezione del Kenia nel 1963) puntando, tramite il Commonwealth,
a mantenere stretti legami economici con i paesi decolonizzati; gli altri
paesi cercarono di impedire il distacco delle colonie ricorrendo spesso
alle armi, sia in Asia che in Africa (come la Francia in Algeria e Vietnam,
il Belgio in Congo, l'Olanda in Indonesia). In alcune ex colonie la minoranza
bianca tentò di mantenere un ferreo dominio, fallendo in Zimbabwe,
ma riuscendovi a lungo in Sudafrica.
M. Grispigni

J.L. Miège, Espansione europea e decolonizzazione dal 1870 ai
nostri giorni, Mursia, Milano 1976; J. Berque, J.P. Charnay, De l'impérialisme
à la décolonisation, Minuit, Parigi 1974; F. Fanon, Opere
scelte, Einaudi, Torino 1971.
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